Feed RSS Ared su Facebook
news-su-inarcassa-14

Notizie da Inarcassa n.14

cari amici e colleghi

 

prosegue il servizio di informazione su tutto ciò che avviene all’interno di Inarcassa.

 

Vi ricordo che  il 10-11-12 marzo 2015  si voterà per il rinnovo del CND a Roma  presso il Notaio Fiumara – Piazza Orazio Marucchi, 5

in alternativa si può ancora inviare la raccomandata seguendo le istruzioni nella busta che vi è arrivata.

 

E’ inutile ricordarvi l’importanza di partecipare al voto per il rinnovamento della nostra cassa,  vi invito a fare uno sforzo.

Roma non può permettersi di rimanere fuori dal CND, dobbiamo raggiungere il quorum di 1800 votanti !!!!

 

Vi ricordo che:

- il 31 maggio 2015  scadono i termini per la richiesta della deroga per chi non ha la possibilità di pagare i contributi minimi, per i dettagli vai al link

- dal 01 gennaio 2015 è in vigore il nuovo regolamento per il riscatto e la ricongiunzione dei periodi contributivi, si può scegliere il metodo più conveniente tra il nuovo e il vecchio, chi ha già presentato l’istanza e non ha pagato le prime due rate può ancora optare per il nuovo.

- è stato anticipato il versamento del contributo di maternità alle neomamme al momento del parto e non più dopo 5 mesi.

- è stato abbassato dal 4,45% al 4% + BCE il tasso di interesse per il pagamento dei contributi.

- è stato approvato lo spostamento del pagamento del contributo integrativo per fatture ad iva ad esigibilità differita

 

 

Per chi vuole conoscere i fatti accaduti nell’ultimo CND del 05 e 06 marzo 2015 può leggere questa breve sintesi:

 

- nel CND di marzo ci sono state presentate una serie di notizie positive (è stato finalmente affittato l’immobile di via Po), ma vi è stato un colpo di scena con lo stratagemma architettato dal Consiglio di Amministrazione per non far approvare una proposta in merito alle sanzioni presentata dallo stesso CDA.

 

1) Comunicazioni del Presidente di Inarcassa

 

Nelle comunicazioni iniziali il Presidente di inarcassa ci ha informato delle seguenti attività:

 

- Inarcassa insieme alla sua Fondazione e agli Ordini Professionali di Architetti e Ingegneri di Bologna ha firmato un protocollo di intesa con il Comune di Bologna per promuovere e sostenere 5 concorsi di progettazione per la costruzione di nuove scuole nell’ambito del progetto di rigenerazione e ammodernamento di edilizia scolastica avviato in accordo con il MIUR.  (vedi link).

La buona notizia è che Inarcassa può contribuire a dimostrare alle Amministrazioni pubbliche che si possono realizzare opere con il criterio della qualità e attraverso lo strumento del Concorso, inoltre, per chi non l’avesse ancora capito, si dimostra che quando si collabora tra Ordini, Inarcassa, Fondazione e Amministrazioni pubbliche, invece di litigare come spesso facciamo, si ottengono ottimi risultati.

 

- Il Cda ha stabilito la quota di finanziamento per la Fondazione di Inarcassa per il 2015 che è di 410.000 euro, è stato poi creato un fondo di rotazione finanziato con 400.000 euro per facilitare le Amministrazioni ad accedere ai finanziamenti europei a sostegno delle attività di progettazione.

 

Il Presidente della Fondazione di Inarcassa Andrea Tomasi ci ha illustrato le seguenti attività svolte:

 

- La Fondazione di Inarcassa ha partecipato ad un’audizione presso la Commissione Lavori Pubblici del Senato in merito alla revisione della normativa sui lavori pubblici. La Fondazione ha redatto un documento dove ha espresso i seguenti principi:

 

1) separare i servizi di architettura e ingegneria dagli appalti pubblici in genere;

2) usare la qualità come unico parametro di scelta per il contraente;

3) semplificare le procedure per gli incarichi sotto soglia favorendo i giovani;

4) far diventare gli appalti integrati un’eccezione e non una regola nei lavori pubblici;

5) rendere chiari i ruoli della Pubblica Amministrazione evidenziando la necessità di controllo che non può essere eluso;

 

Sono tutti principi molto condivisibili, ma che purtroppo rimangono per il momento una chimera, è indispensabile essere uniti per sperare di ottenere qualcosa.

 

- Si avvia alla fase finale il Concorso di progettazione per la ricostruzione della città della Scienza di Napoli, sono stati selezionati 15 progetti per la seconda fase, in soli 6 mesi si porterà a termine l’iter del concorso a dimostrazione del fatto che è possibile affidare incarichi attraverso lo strumento del concorso che privilegia la qualità architettonica.

 

- Si è concluso il contratto con il gestore e in parte “creatore” di Inarcommunity, ora si apre una fase nuova di rilancio ottimizzando i costi e rivedendone la sua organizzazione con la consapevolezza che possa essere un utile strumento per i professionisti.

 

Il Presidente di Inarcassa ha proseguito nelle sue comunicazioni:

 

- Inarcassa ha richiesto un parere al Ministero competente in merito al pagamento del contributo integrativo da parte delle società di ingegneria, alcune categorie, tra cui geometri, geologi e periti, hanno provato a sostenere per esempio che se il socio di una società di ingegneria è un geometra, il contributo integrativo deve essere versato alla Cassa Geomteri.  Il Ministero ha chiarito che il contributo integrativo è riferito al fatturato sulle attività di architettura e ingegneria indipendentemente dalla natura e dalla professione dei soci. Sarebbe stato il colmo se, un geometra che avesse aperto una società di ingegneria facendo lavorare alle sue dipendenze architetti e ingegneri avesse potuto versare il contributo del 4% alla propria cassa di previdenza.

 

- Recentemente il Consiglio Nazionale degli Ingegneri aveva fatto una Circolare in cui si affermava che gli ingegneri dipendenti possono svolgere incarichi esterni utilizzando lo strumento della prestazione occasionale (che non prevede il pagamento dei contributi previdenziali) senza limitazioni di importi e quantità, tutto ciò avrebbe creato una grande ingiustizia e disparità di trattamento nei confronti dei liberi professionisti.

Inarcassa si è rivolta al Ministero delle Finanze che ha chiarito una volta per tutte che tutti i professionisti iscritti ad un albo professionale non possono svolgere alcun incarico attraverso la prestazione occasionale, ma devono aprire la partita iva e se dipendenti iscriversi alla gestione separata INPS.

 

- Ci è stata data, infine, una notizia che aspettavamo da tempo, la sede di proprietà di Inarcassa di via Po, (di cui ho scritto in passato la storia) è stata finalmente affittata ad una grande società internazionale, dopo anni e anni di mancati introiti che hanno causato un importante danno per le casse di Inarcassa, cominceremo ad ottenere un reddito non indifferente da tale contratto di locazione.

 

- Sono stati poi descritti i dati aggiornati in merito all’attività del Call Center, negli ultimi due mesi si sta normalizzando l’attività con le telefonate  mensili nel mese di febbraio 2015 che sono scese a 17117 rispetto alla media del 2014 di 32278, quelle giornaliere sono scese a 856 rispetto alla media del 2014 di 1614. Il dato interessante è sulle chiamate evase il 98% nel mese di febbraio rispetto al 50% nel 2014, anche i tempi medi di attesa sono scesi notevolmente. Insomma dopo i grossi problemi che si sono verificati nei primi mesi di attivazione del servizio, che sono dipesi in gran parte dalla notevolissima mole di chiamate  per via dell’invio massivo da parte di inarcassa di accertamenti, sembrerebbe che il servizio si stia normalizzando e stia funzionando meglio, se avete riscontrato problemi segnalatemelo.

 

- Sono invece cominciati i problemi con la nuova compagnia di Assicurazione sanitaria che ha vinto recentemente una gara internazionale, la RMD. il call center si è bloccato per alcuni giorni, sono stati denunciati alcuni disservizi, e sembrerebbe che siano state modificate le condizioni contrattuali stipulate al momento dell’assegnazione della Gara. Ci sono stati poi dei notevoli aumenti per la polizza integrativa dei familiari, il Presidente ci ha spiegato che ciò è dovuto al deficit strutturale che si è generato in questo settore poiché soltanto l’1% degli iscritti stipula una polizza integrativa per i familiari e la maggior parte delle spese deriva da questo settore, il numero limitato delle polizze rende il servizio molto oneroso.

Comunque il Presidente Muratorio ci ha chiarito che se saranno riscontrati gravi inadempienze da parte della compagnia assicurativa, non avrà alcuna remora a cacciarla via.

 

- Il CDA ha stanziato 370.000 euro per il sostegno alla professione, di cui 40.000 per prestiti di onore ai giovani, 30.000 per prestiti di onore alle mamme, 75 nuovi sussidi per figli disabili.

 

- Infine il Presidente Muratorio ha voluto dare i dati “ufficiali” dei rendimenti di Inarcassa negli ultimi 6 anni relativi al patrimonio mobiliare per rispondere agli attacchi che vengono fatti in campagna elettorale nel merito. Il rendimento gestionale lordo negli ultimi 6 anni è stato pari al  6,8% e quello netto a 6,4%, se poi si toglie l’inflazione il rendimento netto reale è stato pari al 4,8% che paragonato ad altri Enti simili al nostro, secondo la Muratorio, è sicuramente tra i migliori.

In realtà bisognerebbe vedere il rendimento reale contabile netto che è più basso, ma la differenza tra rendimento contabile e gestionale ci porterebbe in una strada senza uscita, sicuramente si può affermare che la gestione del patrimonio mobiliare di Inarcassa abbia dei buoni margini di miglioramento, ma non è esatto parlare di gestione catastrofica.

I problemi maggiori derivano, invece,  dalla gestione immobiliare che è stata disatrosa in molti casi e che ora è passata al Fondo Immobiliare senza alcun controllo da parte nostra.

Sarà compito del nuovo Consiglio di Amministrazione far rendere al meglio il nostro patrimonio, per un rendimento migliore che è fondamentale con il nuovo sistema contributivo.

 

 

2) Proposta di modifica regolamentare in materia di imponibilità ai fini del contributo integrativo dei volumi d’affari derivanti da fatture ad esigibilità differita.

 

In merito a questo punto all’ordine del giorno, il CDA ha presentato la bozza finale della delibera che prevede la possibilità di posticipare il pagamento del contributo integrativo per quelle fatture assoggettate ad iva differita. Il provvedimento è molto importante per tutti quei colleghi che hanno difficoltà a pagare un contributo integrativo per fatture che saranno saldate alcuni anni dopo. La nostra massima aspirazione sarebbe quella di avere pagamenti certi e veloci per tutti i nostri incarichi pubblici e privati, ma per il momento ci accontentiamo di questo importante modifica regolamentare. Il CND dopo una breve discussione in merito, dove sono state affrontate le problematiche relative al passato, ha approvato con larga maggioranza la modifica regolamentare.

 

3) Proposta di modifica regolamentare in materia di Società tra professionisti.

In merito a questo punto all’ordine del giorno, il CDA ha presentato la bozza finale della delibera che prevede di assoggettare al contributo soggettivo i redditi derivanti dal professionista ingegnere o architetto socio di una STP, in passato c’è stata molta confusione in merito e i redditi venivano assimilati a quelli delle società di ingegneria, oggi finalmente si chiarisce che ogni socio professionista, (la compagine sociale delle STP deve essere composta almeno dal 60% di soci professionisti iscritti agli albi di competenza anche multi disciplinari), deve assoggettare il reddito della Società al contributo previdenziale soggettivo di Inarcassa, in proporzione alla sua percentuale di detenzione del capitale sociale.

Dopo una breve discussione il CND approva quasi all’unanimità.

 

4) regime sanzionatorio: quadro situazione debitoria e sanzionatoria. Proposta di modifica.

In questo punto all’ordine del giorno il CDA con la complicità del Presidente dell’Assemblea e con indiscutibile destrezza, ha ingannato gran parte dei componenti del Comitato Nazionale dei Delegati, molti dei quali appartenenti alla stessa maggioranza che li ha eletti, inducendoli, con un vero colpo di teatro, a votare il contrario di quello che avrebbero voluto votare.

La discussione era cominciata molto bene, dopo una lunga presentazione, da parte del Presidente Muratorio, di un importante e prezioso quadro  approfondito sulla situazione debitoria e sanzionatoria di Inarcassa, è stata presentata la proposta di delibera del cda in merito ad una revisione del sistema sanzionatorio. La proposta nasce da una richiesta di molti componenti del CND a rivedere e ripensare il sistema sanzionatorio di Inarcassa.

Sono seguiti molti interventi che hanno evidenziato numerose problematiche, ma che, in gran parte, hanno condiviso la proposta del cda.

Nel mio intervento ho cercato di porre l’attenzione sulla differenza che esiste tra il contributo integrativo (pagato dal cliente) e quello soggettivo, che meriterebbe una riflessione, sia in termini di sanzioni che di riscossioni, ho poi evidenziato la necessità di cercare di risolvere il pregresso con provvedimenti straordinari che possano stimolare coloro che intendono mettersi in regola senza fare assolutamente alcun condono di cui sono profondamente contrario.

Il tema delle sanzioni è un tema molto delicato, soprattutto in campagna elettorale, dove molti promettono l’impossibile, tanto per darvi un’idea vi ricordo che ad oggi ci sono 50201 colleghi iscritti a inarcassa che non sono in regola con il pagamento dei contributi per un importo complessivo di 516.319.431,07 euro (di cui il solo 1% detiene il 20% del debito). La crisi economica, che è doppia per gli architetti, ha sicuramente peggiorato enormemente la situazione debitoria, ma non si può rinunciare ad un principio fondamentale senza il quale salterebbe tutto il sistema, ovvero chi non rispetta i termini di pagamento deve essere assoggettato al pagamento di sanzioni e interessi.

Il difficile è stabilire con equità ed equilibrio le percentuali di sanzione, differenziando le situazioni, in questa direzione era molto condivisibile la proposta del CDA che teneva conto di vari fattori e riduceva le sanzioni nei primi anni e negli importi più contenuti, mentre lasciava inalterate le sanzioni per i tempi più lunghi e con importi più alti, ciò è molto importante perché si va incontro a coloro che hanno difficoltà a pagare i contributi e si cerca di punire maggiormente coloro che hanno grandi disponibilità ma non ottemperano ai propri obblighi.

 

La proposta del CDA era quindi largamente condivisa dalla maggioranza dell’Assemblea perché non riduceva in maniera lineare le sanzioni, ma teneva conto di varie esigenze rimodulando in maniera selettiva:

- 0,5% mensile per i primi 12 mesi di ritardo;

- 1% mensile dal 13° al 24° mese di ritardo;

- 1,5% mensile dal 25° al 36° mese di ritardo;

- 2% mensile dal 37° al 48° mese di ritardo;

- 60% fisso dal 49° mese di ritardo.

 

Ulteriore sconto del 50% per chi ha debiti inferiori a 10.000 euro.

 

Ulteriori sconti cumulabili con quelli di cui sopra  per chi paga entro 60 giorni.

 

Al momento della votazione sono state presentate tre mozioni da parte di componenti dell’opposizione, la prima non era condivisibile perché proponeva un mezzo condono è stata bocciata, la seconda era in parte condivisibile perché proponeva l’invio di avvisi bonari prima delle applicazioni delle sanzioni, ma poi proponeva lo sconto del 50% anche per i debiti molto alti (considerate che soltanto 531 iscritti detengono un debito di quasi 100 milioni di euro) è stata bocciata, la terza è stata quella che ha messo in inganno la gran parte dei delegati, poiché il presidente dell’Assemblea ha dichiarato che era sostanzialmente simile alla proposta del CDA ma non l’ha mai letta, sullo schermo era poco leggibile e pertanto molti hanno pensato che fosse un’altra mozione in contrasto con la proposta del CDA e hanno votato in maniera contraria perché volevano approvare la proposta del CDA, la mozione è stata respinta e con grande sorpresa si è venuti a conoscenza del fatto che la proposta del CDA era stata bocciata e pertanto era saltata la modifica del sistema sanzionatorio. A quel punto si è scatenata una protesta da parte di molti delegati, tra cui il sottoscritto, che hanno modificato la propria votazione con una dichiarazione scritta messa a verbale, ma il Presidente dell’Assemblea non ha voluto tornare indietro e verificare la reale volontà dell’Assemblea, pertanto è stato confermato il voto contrario alla modifica del regime sanzionatorio. Ha contribuito ad indurre in errore molti componenti della maggioranza che volevano approvare la proposta del CDA, il fatto che la mozione ultima era stata presentata da un componente dell’opposizione, quindi in definitiva gran parte dell’opposizione ha votato a favore di una proposta del CDA e il CDA e gran parte della maggioranza ha votato contro la propria proposta, facendola presentare a un componente dell’opposizione, un vero colpo di genio per chi voleva mantenere lo status quo e scaricare la responsabilità sul Comitato dei delegati.

 

La cosa che colpisce maggiormente è che molti componenti della maggioranza si sono sentiti traditi quando hanno capito che era stato organizzato tutto a tavolino a loro insaputa, il motivo non si capisce se non perché forse il CDA si è reso conto che non aveva i numeri per far bocciare tale provvedimento e ha pensato a uno stratagemma, il risultato è che, non so quanto consapevolmente per un disegno ben preciso o casualmente, si sparigliano le carte in fase di elezione con grandi possibilità di stravolgimenti di equilibri consolidati.

 

Tutto ciò è stato possibile grazie a un regolamento approvato in questa legislatura che ha ridotto notevolmente lo spazio di manovra dei delegati in CND e ha consegnato la regia di tutto a poche persone, è uno dei primi cambiamenti che il nuovo CND che verrà eletto dovrebbe fare.

 

 

 

Antonio Marco Alcaro

delegato di Roma

This Post Has 0 Comments

Leave A Reply