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Notizie da inarcassa n.9

cari amici e colleghi

prosegue il servizio di informazione su tutto ciò che avviene all’interno di Inarcassa.

Insieme a Babbo Natale è arrivata l’approvazione definitiva da parte dei Ministeri della nostra riforma previdenziale, la famosa sostenibilità a 50 anni imposta dal Governo Monti,  che entrerà in vigore a partire dal 01 gennaio 2013.

Nel comunicato di presentazione inviato agli iscritti e pubblicato sul sito inarcassa (vedi link), si cerca di indorare la pillola, ma la realtà, soprattutto per le giovani generazioni, è molto più amara di ciò che viene descritto:

La Riforma, garantendo agli iscritti previdenza e assistenza nel nome dell’equità tra le generazioni, salvaguarda le aspettative solidaristiche del sistema previdenziale: dal mantenimento della pensione minima per gli iscritti meno abbienti“.

Non credo che si possa parlare di equità tra le generazioni quando:

- un iscritto di 35/40 anni di oggi, andrà in pensione non prima dei 70 anni e, a parità di contributi versati con un pensionato di oggi, avrà una pensione ridotta del 60%;

- un iscritto di 62 anni di oggi, potrà andare in pensione a 63 anni con una riduzione minima del 5,8 %.

Inoltre la pensione minima sarà mantenuta, ma non per i meno abbienti, come si dice nel comunicato, ma  soltanto per coloro che avranno avuto negli ultini 20 anni di attività un reddito medio superiore a 10.500 euro, tutti gli altri (attualmente quasi 1/3 degli architetti iscritti) non avranno diritto alla pensione minima.

Colpisce la differenza dei termini usati nel Regolamento:

prima: “la pensione minima non potrà essere inferiore a ……..”

oggi: “la pensione minima non potrà essere superiore a ………”.

La verità è che la solidarietà non è sostenibile con un rapporto di 1/3 di non abbienti, se non cambia la situazione lavorativa degli architetti italiani, fra 30 anni avremo più di 30.000 colleghi con una pensione “sociale”.

Qualche volta bisognerebbe avere il coraggio di raccontare la realtà  nuda e cruda, senza per questo creare allarmismi.

Se volete conoscere nel dettaglio la riforma andate su questo link.

Se non vi siete scoraggiati abbastanza, vi ricordo che il 31 dicembre 2012 scade il pagamento del saldo 2011non vi verrà inviato il MAV, ma dovete stamparvelo su inarcassa on line, in alternativa si può pagare entro il 30 aprile 2012 con un interesse dilatorio del 2% fisso.

Per chi vuole conoscere anche gli altri fatti accaduti nei CND di ottobre e novembre può leggere questa breve sintesi:

- nel CND di ottobre, il Presidente di inarcassa ci ha informato dell’inserimento delle Casse private negli indici Istat, ciò perché lo Stato può così contabilizzare un saldo attivo di 50 miliardi nel bilancio, la cosa assurda è che in virtù di tale inserimento siamo obbligati al contenimento della finanza pubblica (Spending Review), e i risparmi che siamo tenuti ad ottenere devono essere versati allo Stato!!!

E’ una vera ingiustizia contro la quale le Casse private faranno ricorso.

Esiste un serio rischio di far confluire le Casse private nell’INPS, che per noi non sarebbe per niente un affare.

1) Poi si è passati alla trattazione dei criteri di individuazione e ripartizione del rischio degli investimenti.

Ci sono stati gli interventi degli esperti che ci hanno spiegato il contesto economico che ci obbliga a essere più prudenti negli investimenti anche a costo di un minor rendimento, bisogna diminuire il rischio cambio, che nel 2011 ci ha fatto perdere molti soldi, inoltre viene evidenziata la difficoltà della gestione e del rendimento del patrimonio immobiliare dovuta all’aumento della tassazione (IMU), calo del mercato e crisi dell’edilizia.

Tutto ciò porta alla seguente proposta di modifica dell’Asset Allocation:

Monetario  2% invariato

Obbligazionario  aumentato dal 41,5% al 48,5%

Azionario  diminuito dal 20% al 15,5%

Alternartivi  11,5% invariato

Immobiliare  diminuito dal 25% al 22,5%

Dopo una breve discussione in cui sono state espresse alcune perplessità, in particolare sulla diminuzione degli investimenti immobiliari in questo periodo, dove il mercato permetterebbe di fare buoni affari, si è passati alla votazione che è passata a maggioranza.

Non è facile capire cosa sia più giusto fare in questo momento nel campo immobiliare, sono convinto che si potrebbero acquisire immobili ad ottimi prezzi e che nel lungo periodo acquisterebbero un grande valore, ma se nel frattempo abbiamo difficoltà a gestirli e a mantenerli rischiamo di rimetterci.

Per quanto riguarda l’aumento dell’obbligazionario e la riduzione dell’azionario sono sicuramente favorevole, bisogna capire se l’obbligazionario è davvero più sicuro e meno rischioso dell’azionario.

2) Si è passati poi alla votazione in merito ai contributi da destinare alla promozione della professione (da statuto sono lo 0,34 del contributo integrativo), per il 2013 l’importo a disposizione è pari a 640.000 euro, si decide di destinarli: alla Fondazione Inarcassa, ai prestiti d’onore ai giovani iscritti con età inferiore ai 35 anni, alle professioniste madri con figli in età prescolare o scolare, ai finanziamenti agevolati.

3) Si è passati poi alla votazione del Comitato di Coordinamento del CND che dovrà migliorare la gestione dei Comitati e facilitare il rapporto tra i delegati e il Consiglio di Amministrazione.

Sono stati eletti i seguenti delegati:

Architetto Salvatore Gugliara

Architetto Stefano Navone

Architetto Fulvio Nasso

4) Si è passati poi alla discussione in merito alla revisione dello Statuto, dove si è affrontato il tema di un’eventuale gestione separata inarcassa richiesta da molti, la maggior parte dei delegati, come il sottoscritto, hanno espresso la loro contrarietà a un’ipotesi del genere, ma non abbiamo chiuso la questione rimandando la decisione.

Poi si è discusso del tema della riduzione dei delegati e delle nuove regole elettorali, esiste una necessità di riduzione del numero dei componenti del CND, esiste anche una forte discrepanza tra delegati che rappresentano più di 2500 iscritti e delegati che rappresentano, in alcuni casi, anche poche decine di iscritti.

Non sarà facile arrivare a una soluzione condivisa perché esiste una forte resistenza da parte dei delegati delle piccole province che non vogliono perdere il loro ruolo.

- Nel CND di Novembre è stato approvato il bilancio preventivo 2012.

1) Il Presidente ci ha informati sull’esito del ricorso al Tar e al Consiglio di Stato sull’inserimento nel paniere ISTAT, è stato bocciato, si è deciso quindi di riccorrere in sede Europea. A ciò si aggiunge la propsta shock del Ministro Riccardi che vorrebbe obbligarci a vendere il nostro patrimonio immobiliare agli inquilini ad 1/3 del prezzo di mercato, siamo sotto ricatto del Governo e doppiamente tassati, la cosa assurda è che da un lato ci obbligano alla sostenibilità a 50 anni dall’altro se ne inventano di ogni per toglierci soldi.

Spero che l’ADEP che rappresenta le Casse private, faccia sentire in maniera forte e decisa la propria voce.

2) Prima del CND si è svolto un convegno al MAXXI di Roma, organizzato dalla neo Fondazione di Inarcassa, primo evento concreto della stessa, il Presidente della Fondazione Architetto Andrea Tomasi ha denunciato la grave situazione in cui si trovano oggi i professionisti in Italia: la scomparsa delle tariffe, la concorrenza sleale e illegale dei dipendenti pubblici, la mancanza di una legge per l’Architettura e molto altro.

I politici che hanno partecipato hanno fatto la loro solita passerella pontificando su tutto e il contrario di tutto, ma fondamentalmete lontani anni luce dalle nostre esigenze. Il Senatore Grillo ha poi esaltato il Project financing, che a mio avviso è la più grande truffa di questi decenni.

La Fondazione di Inarcassa potrebbe dare un contributo importante al sostegno della nostra professione, ma bisogna cominciare a fare azioni concrete, non è più il tempo delle chiacchiere.

3)  Per quanto riguarda l’approvazione del Bilancio preventivo 2013 emergono i seguenti dati: i redditi dei professionisti sono in calo anche per il prossimo anno (il CNA ha calcolato una perdita del 26% negli ultimi 5 anni), ma l’effetto della riforma, con l’aumento notevole dei contributi minimi, farà aumentare le entrate complessive, inoltre i nuovi iscritti porteranno quote “fresche”, il risultato sarà un avanzo economico di circa 700 milioni di euro con il patrimonio che supererà i 7 miliardi di euro.

Nel mio intervento ho fatto notare al CDA che il bilancio di previsione non tiene conto del grande numero di iscritti che saranno costretti a cancellarsi da inarcassa perché non saranno in grado di pagare i contributi minimi, questo fenomeno, sebbene, parzalmente ammortizzato dalle nuove iscrizioni, avrà sicuramente un impatto notevole nei conti di inarcassa.

Il Presidente, nella sua risposta, mi ha confermato una sensazione che avevo da tempo, esiste una volontà di “entità superiori” di fare una sorta di selezione naturale, ovvero un professionista che ha un reddito e un fatturato sotto un certo livello (10.000/15.000 reddito  25.000/30.000 fatturato) non potrà più essere iscritto alla Cassa e all’Albo e si dovrà trovare un altro lavoro, naturalmente nessuno gli impedirà di mantenere la propria iscrizione, se non il fatto di non riuscire più a pagare i contributi previdenziali, l’Assicurazione professionale, la Formazione continua e molto altro.

Ho l’impressione che la cosa non preoccupi più di tanto la maggior parte dei delegati inarcassa.

Inoltre ho chiesto che venga fatto un progetto serio e strutturato sul sistema informatico di gestione di inarcassa che è ormai diventato l’unico strumento con cui gli iscritti si confrontano: dichiarazioni on line obbligatorie, gestione MAV, richiesta DURC, accertamento con adesione, ravvedimento operoso e molto altro.

Il Presidente mi ha risposto che è in previsione un progetto, non a breve temine, ma nei prossimi anni, come si dice meglio tardi che mai.

Per la parte che riguarda gli investimenti, il bilancio preventivo si basa sui dati disponibili per il 2012 dove c’è stata un’inversione di tendenza tra i rendimenti degli investimenti immobiliari che sono crollati e i rendimenti degli investimenti mobiliari che sono in ripresa.

Mi auguro che il rendimento gestionale lordo annuo previsto dell’intero patrimonio sia corrispondente alle stime fatte, ma ho qualche dubbio.

Dopo un breve dibattito il bilancio preventivo 2013 è stato approvato con una larga maggioranza, ho paura che sarà uno degli ultimi bilanci così positivi perché, passato l’effetto della riforma, i redditi non saliranno nel breve periodo e i nuovi iscritti serviranno appena a bilanciare l’aumento del costo delle pensioni.

Notizie utili:

-  Il Parlamento ha respinto la possibilità per i professionisti, (a differenza delle imprese a cui è stata concessa), di poter compensare i debiti previdenziali e fiscali con i crediti con le Stazioni Appaltanti;

-  A seguito delle nuove procedure che intendono ottenere un risparmio nella gestione della carta, non verrà più inviato per posta il bolletino M.A.V. delle prossime rate, a partire da quella di settembre, ma dovrà essere generato e stampato tramite l’apposita procedura su Inarcassa On line.

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